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Girls, recensione di 2×04, povero Ray!

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Girls-2x04
E dopo una puntata riuscita male, la scorsa, ecco forse una delle migliori di Girls (alti e bassi della nostra Lena Dunham?). In effetti, It’s a Shame about Ray, possiamo riassumerla così: in 30 minuti abbiamo il pieno di loser innamorati e litigiosi che ci emozionano.

Da precisare: non mi ha troppo entusiasmato la storyline di Marnie, per caso (o per mano della follia di Hannah), seduta allo stesso tavolo con Audrey e Charlie. Né le conseguenti scaramucce amorose del (già visto) triangolo lei-lui-l’altra. Lo stesso vale per Marnie che esce di casa, Charlie la raggiunge e lei lo informa della sua nuova fiamma: superman Booth Jonathan (sarà vero, o è solo una botta di orgoglio? perché, diciamolo pure, nella scorsa puntata non ci sembrava troppo felice, soprattutto dopo il triste incontro sessuale). Invece mi hanno colpito Jessa, in tutto il suo assurdo splendore, e la mia adorata Shoshanna.

Ma andiamo per gradi. Mentre Hannah si trova a cena con i suoi amici, Jessa è alle prese con i genitori del suo novello sposo, Thomas-John. Va tutto male. Anzi, peggio che male. Jessa è un’ex tossica, è bohemienne per eccellenza, ma soprattutto è atea, e i genitori di lui… beh, sono un tantino conservatori. Così, dopo due mesi di felice matrimonio, arriva la fine. Ora, al di là dell’esilarante dialogo tra i due (ex) sposini, con tanto di oggetti gettati dalle scale (citazione di La guerra dei Roses?) e accordo economico finale, il rapporto tra lei è Thomas-John rappresenta la parabola di un matrimonio riuscito male: ti conosco, ti sposto, non piaccio alla tua famiglia e in men che non si dica, ti lascio.

Ma il rapporto di coppia più interessante è quello tra Shoshanna e Ray (a mio parere, la cosa migliore di questa stagione). Tutto nasce dalla solita brutale insensibilità di Hannah: abiti sempre a casa di tua nonna? chiede a Ray. No, è tornata in Florida e ora dormo un po’ in giro da amici. Shoshanna ha un attimo di esitazione, amici? ma se sei sempre a casa mia? allora conviviamo? E arriva il panico. No, non conviviamo, le risponde Ray. “E allora dove vivi quando non sei da me 7 giorni su 7?”, “Nella mia Mitsubishi, in teoria”. Insomma, Ray, il barista pieno di sé, che nella prima serie (quando si era messo a rovistare nei diari di Hannah) risultava anche piuttosto antipatico, sempre a criticare le amiche di Charlie, si mostra per quello che è: un loser. Uno dei tanti capovolgimenti narrativi di Girls, un piccolo capolavoro di sceneggiatura.

Così com’è un piccolo capolavoro la scena tra i due mentre aspettano il treno per tornare a casa. Una delle più belle, stranianti e irriverenti confessioni d’amore che il piccolo schermo ci abbia mai proposto. Ti amo e sono innamorato di te detti mentre sei seduto su una panchina della metro di Brooklyn, mentre pensi “sono un povero perdente”, mentre pensi “forse è davvero un perdente”, è il modo più geniale (e anche commovente, diciamolo pure) per capovolgere le mielose scene, trite e ritrite, da commedia romantica. Clap clap, cara Lena, davvero un bell’episodio. Compresa la “scaccolata” finale di Jessa nella vasca da bagno. Adesso aspettiamo il prossimo.

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